14 de desembre del 2013

Il caso Camilleri: Letteratura e storia


Il caso Camilleri: letteratura e storia. Introduzione di Antonino Buttitta. Palermo: Sellerio, 2004

Come avviene che uno degli scrittori di maggior successo di vendite di tutti i tempi in Italia, e uno dei più tradotti dall'italiano all'estero, abbia le caratteristiche che ha Camilleri? Giunto al suo primo vero libro pubblicato in età già più che matura. Concentrato su un universo geografico e antropologico e mentale della più lontana provincia nella regione emblema dell'insularità in Italia. Inventore di una lingua che non è nemmeno il dialetto siciliano ma è un italiano tradotto in dialetto siciliano, se non addirittura un italiano ricondotto a una delle sue radici regionali. Intellettuale colto, e capace di dotare le sue pagine di molteplici artifici complessi ed eruditi riferimenti letterari. Cultore della storia, nei meandri anche più microscopici della quale si adattano a vivere quasi tutte le sue finzioni narrative. Personalità radicale in politica e privo di corrività e conformismo nel giudizio morale. Come possa accadere il suo incontro con una massa di lettori che ci aspetteremmo, per il numero, del tutto immatura a comprenderlo e impreparato a goderlo: questo è il caso Camilleri. Questo libro raccoglie i tentativi di spiegare il caso, provenienti dai vari punti di vista critici, storici, sociologici, narratologici, psicologici, linguistici e anche umani e personali. In primo piano coloro che si sono cimentati nell'impresa inconcepibile di rendere Camilleri in altre culture e in altre lingue: i traduttori che cercano di spiegare quello che in fondo è il mistero dei misteri: la traduzione in lingue anche lontanissime. Ma vi sono poi note che ricostruiscono il debito di Camilleri verso la letteratura italiana o siciliana. La sua concezione della storia. La sua posizione nella tradizione della grande giallistica. I suoi romanzi non gialli. I tratti e le regole della sua lingua originale. La teatralità delle sceneggiature dei suoi romanzi. La personalità del suo celeberrimo commissario. Il suo carattere di uomo e tratti della biografia come emergono dagli incontri con lui. E soprattutto il suo (per dirlo con un pasticcio di parola oggi in voga) «glocalismo»: l'essere lo scrittore più legato al localismo e più globale contemporaneamente: vale a dire, come vive il lettore la fantasia e la scrittura camilleriane? «È qui che bisogna cercare il supposto mistero del "caso Camilleri" - scrive Antonino Buttitta nell'Introduzione al volume. - Ecco perché alcuni degli scritti raccolti in questo volume insistono su aspetti apparentemente lontani oppure collaterali alle sue opere: la conversione artistica della storia dell'Isola, l'identità reale o immaginaria dei Siciliani, il rapporto tra Camilleri e altri scrittori, i problemi della traduzione in altre lingue delle sue opere, il posto che esse occupano nel nostro Occidente letterario. Ovviamente i contesti testuali esistono in connessione con i testi: tanto al momento della fruizione, quanto all'atto della loro fattura. Nessuna analisi conducente delle opere di Camilleri, come di ogni altro autore, può pertanto prescindere dalla conoscenza del "sapere" che fonda la sua scrittura, e dalle intenzioni e passioni che la animano».


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