Fino al 5 febbraio la metropoli della Catalogna ospita una rassegna sul noir in tutte le sue varianti
Il Pepe Carvalho di Vázquez Montalbán, la Petra Delicado di Alicia Giménez-Bartlett, l'ispettore Méndez di Francisco González Ledesma, il Felip Marlot di Joaquim Carbó, la Lònia Guiu di Maria Antonia Oliver, il Flanagan di Andreu Martín, il Celedonio di Eudardo Mendoza... L'elenco dei detective letterari che si muovono nelle strade di Barcellona potrebbe continuare a lungo, a testimonianza del fatto che la novela negra è di casa in città e da anni usa come scenari privilegiati la Ciutat Vella o gli ex capannoni industriali del Poblenou.
Non c'è da stupirsi, quindi, che uno dei più interessanti festival europei di letteratura poliziesca si svolga proprio nella capitale catalana, dove, dal 31 gennaio al 5 febbraio, librerie, biblioteche, strade, cinema e ristoranti (quelli della Barceloneta, con menù «neri» ispirati a Carvalho e al suo creatore Montalbán) ospitano le iniziative di BCNegra, arrivato ormai alla settima edizione.
Previsti un ciclo di film, tavole rotonde e dibattiti, incontri con una nutrita pattuglia di scrittori spagnoli, baschi e catalani, ma anche inglesi, tedeschi e nordici, mostre, misteri da risolvere in quindici biblioteche cittadine e una vera e propria «caccia allo scrittore» nelle strade del Raval per rintracciare Andreu Martín, che durante il festival riceverà il Premio Pepe Carvalho.
Tra gli appuntamenti più interessanti, quello col giudice Baltasar Garzón - al momento in «vacanza forzata» per aver voluto indagare sui desaparecidos in epoca franchista - che parlerà di «Crimine organizzato e potere politico ed economico», ma anche quello su «Piccoli delitti coniugali», con due eccellenti scrittrici come Mercedes Abad e Alicia Giménez-Bartlett (il suo ultimo romanzo, Donde nadie te encuentra, ha vinto il premio Nadal 2011 ed esce tra pochi giorni presso le Ediciones Destino), mentre i misteri della Barcellona «negra y criminal» del passato, a partire dalla fine dell'Ottocento, verranno rievocati da scrittori di riguardo come Javier Calvo e Jordi Solé. Raul Argemí, autore argentino di ottimi noir trapiantato da anni a Barcellona, parlerà con Andreu Martín della novela negra in America Latina, dove il «genere» è da sempre pretesto per s per raccontare la realtà sociale e politica.
Ed è da segnalare, infine, la presenza al festival di una nuova stella del giallo spagnolo, Cristina Fallarás, autrice di Mis niñas muertas (Roca Editorial), in cui fa la sua apparizione Victoria González, detective privata e vistosamente incinta che ha l'ufficio al Raval (l'antico e tenebroso Barri Chino) e indaga sulla sparizione di due sorelline di tre e cinque anni, setacciando i bassifondi più oscuri della città. Un romanzo crudo e originale, che contribuisce a confermare Barcellona come una delle capitali della novela negra.
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